Fino a vent'anni fa la pizza gourmand non esisteva neppure, oggi è invece di tendenza e come tutte le mode, a fianco dei suoi geniali iniziatori, di coloro che vi si sono affiancati e di coloro che semplicemente copiano, ci sono i contraffatori, i falsari, i furbi. Dunque, nell’anno che vedrà l’anniversario de I Tigli, prima pizzeria a proporre quest'offerta gatronomica, occorre fissare precisi paletti tra la vera pizza moderna e la volgare imitazione.
Questo è il succo dell’intervento di Simone Padoan a Identità di Pizza 2015. Proprio mentre lui, proprietario della pizzeria antesignana di quest'offerta, semplifica la proposta («All’inizio abbiamo dovuto estremizzare per essere eclatanti e farci conoscere. Oggi torniamo a un’apparente semplicità che in verità nasconde tantissima tecnica»), tanti salgono sul carro del vincitore, modificando apparentemente la propria gamma di pizze. In realtà, è un gioco delle tre carte: «Prendono la loro solita pizza, la tagliano a spicchi e la servono così al tavolo, facendola pagare due o tre euro in più». Una presa in giro che fa indignare Padoan, intenzionato a fissare criteri ben precisi per la pizza da degustazione.
Perchè bisogna essere un po' chef ma senza cercare abbinamenti astrusi o complicati: questa la regola aurea di Padoan.