Tale padre, tale figlio. Il celebre «detto» calza a pennello nella storia diAntonio e Giorgio Nazir. Fenomeno della pizza uno, fenomeno l’altro. E se Antonio, originario dell’Egitto, dopo aver vinto titoli in tutti i continenti, ha ormai deciso di godersi un po’ di meritato riposo, l’erede è solo all’inizio del cammino. Ma ha già tagliato importanti traguardi: il più recente si chiama Campionato mondiale «Pizze del futuro» e si è svolto nei giorni scorsi a Rimini. «Una gran soddisfazione – sorride Giorgio, 26 anni, prendendo la coppa che fa già bella mostra in un angolo della pizzeria Il Tramonto di Desio, in via XXV Aprile -, è il primo mondiale che vinco e spero che non sia l’ultimo».
La sua creatura si è aggiudicata il gradino più alto del podio nella categoria «Coreografia»: un calzone lungo un metro, a forma di pesce, con una scenografia tutta basata sul mare. E con un ripieno di... frutti di mare? No: porcini, pomodori secchi, pecorino sardo e tartufo. Titolo, «Pesce d’Aprile».
Un'opera d'arte che ha sbaragliato la concorrenza di oltre 160 colleghi provenienti da ogni angolo del mondo (Perù, Romania, Germania, Brasile, Inghilterra, Slovacchia, Bulgaria, Francia, Israele, Svezia e Cina) lasciando a bocca aperta i giudici. «L’idea mi è venuta per caso, mentre impastavo – spiega Giorgio, che è praticamente nato in pizzeria, dove da piccolo giocava con la farina e dove ha iniziato a lavorare a 13 anni -, mi è venuta la forma di un grosso pesce, eravamo a Rimini, ho pensato: perfetto». Il trofeo va a riempire un palmarès che inizia ad avvicinarsi un po’ a quello del padre: già campione italiano di pizza acrobatica nel 2010, il giovane desiano nel 2013 ha vinto il titolo europeo della pizza più buona, mixando formaggio saporito, radicchio, tartufo e melograno.
Un po' creativo, un po’ acrobata (nel 2012 si è esibito in centro Desio durante le serate di negozi aperti), un po’ vero e proprio artista. Giorgio infatti è uno dei pochissimi in Italia che ha importato la Pizza–Art: è capace di intagliare il ritratto di una persona, come fosse un gustosissimo quadro. Il primo, l’ha dedicato a Melissa Satta. L’ultimo, lo ha voluto invece dedicare al cugino, deceduto di recente. Insomma, lui – grazie agli insegnamenti del papà - è sempre alla ricerca di nuove idee, nuove soluzioni, per soddisfare il palato dei clienti ma anche per divertirli, per stupirli. E si sta già preparando per un Europeo a cui si è qualificato, che si terrà a Budapest, e al prossimo Mondiale di Parma. Ma il suo sogno prende corpo proprio qui, a Desio, in Brianza: «Mi piacerebbe creare qui una Scuola di Pizza – racconta –, qualcosa di unico: sono tanti anche i clienti che ce lo chiedono». Conoscendolo, c’è da scommettere che sarebbe qualcosa di davvero speciale.