IL PIZZAIOLO FRANCO PEPE SUL NUMERO DI DICEMBRE DELLA RIVISTA AMERICANA "PIZZA TODAY"
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Il casertano sempre più capitale mondiale della pizza. Sul numero di Dicembre della rivista americana "Pizza Today", fra le ricette dei 50 migliori pizzaioli del mondo, non mancano il "ripieno di scarole", "la sole nel piatto" e "la marinara" di Franco Pepe, il patron e maestro pizzaiolo di "Pepe in Grani", una delle più rinomate e frequentate pizzerie "gourmet" italiane. Franco Pepe è un artigiano moderno con l'antica passione per la pizza. La sua competenza si fonda sull'esperienza di tre generazioni di maestri panificatori ed è andata sviluppandosi negli anni, arricchita dalla passione e dalla dedizione per l'impasto che ha reso noto Franco in tutto il mondo, facendo di Caiazzo (Ce) un punto di riferimento internazionale per gli amanti dell'italiana più famosa del globo.
La bravura e l'integrità di Franco Pepe sono state riconosciute dalle realtà più autorevoli dell'Italia gastronomica, ottenendo il plauso dei maggiori opinion leader, giornalisti ed esperti del settore. Anche all'estero il nome di Franco Pepe è sinonimo di garanzia e singolare attenzione verso un cibo di antica tradizione popolare.
La pizza alla maniera di Franco Pepe è il risultato di accurate ricerche e continue sperimentazioni su farine miscelate con maestria per creare un impasto profumato, saporito e leggero, rigorosamente lavorato a mano. Il suo metodo non ha regole fisse, ma è basato su gesti antichi e libere combinazioni di farine studiate giorno per giorno in base al glutine, alla forza delle miscele, all'umidità e alla temperatura dell'ambiente.
Da sempre attivo nella ricerca delle eccellenze più rappresentative dell'Alto Casertano, Franco Pepe serve sulle sue pizze i sapori del territorio, divulgando e promuovendo così prodotti e produttori degni di nota, fungendo da finestra sul territorio. I prodotti in carta sono ricercati e selezionati personalmente da Franco e seguono la stagionalità, così come le sue pizze e i suoi ripieni. Il menu è sobrio e fortemente legato alla tradizione e ai prodotti locali, come pure la carta dei vini e delle birre. In carta pizze e calzoni, salumi e formaggi dell'Alto Casertano, fritture e piatti della cucina povera ormai in disuso, fra cui baccalà, pancotto e soffritto.
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