Il risultato di un’indagine condotta da Consensus Action on Salt Reduction (CASH) e World Action on Salt & Health (WASH) in Gran Bretagna e in altri paesi sul contenuto di sale nelle pizze è sconfortante. Quasi sempre la quantità supera i limiti consigliati, e in molti casi eccede in misura notevole. Le analisi condotte in Gran Bretagna su 1.267 pizze vendute nei supermercati hanno evidenziato che quasi la metà (48%) contiene una quantità di sale superiore al limite massimo di 6 grammi al giorno. Tra le peggiori in classifica troviamo alcune pizze vendute con il marchio della catena Tesco.
Meglio scegliere pizze poco elaborate e con ingredienti sani
Anche nei ristoranti e nei fast food la situazione è simile. Il sale presente in tre quarti delle pizze esaminate (73%) supera il limite massimo dei 6 grammi e in alcuni casi si arriva fino a 16 grammi. “Per assumere una dose simile – fanno notare gli autori – bisognerebbe mangiare sette Big Mac”.
Uno degli aspetti più criticati dal gruppo di ricerca CASH è che, a fronte di solenni impegni presi dai produttori in seguito arisultati identici ottenuti nel 2012, nulla è cambiato. Il 59% delle pizze analizzate nelle due indagini ha una concentrazione di sale identica o superiore. “È la riprova – commentano gli autori – della totale assenza di un impegno serio da parte dei produttori, che non si muovono nella direzione degli obbiettivi indicati dalle autorità sanitarie”.
Pizza Hut raggiunge i 23 grammi di sale, ma solo in uno dei prodotti venduti in USA.
La situazione negli altri paesi sembra più meno la stessa, anche se si registrano notevoli variazioni. Secondo WASH su 565 pizze comprate in supermercati, takeaways e ristoranti di 11 paesi, la metà circa (310) contiene più di 5 grammi di sale giornalieri raccomandati dall’Oms, con alcuni casi eclatanti. Una pizza americana acquistata da Pizza Hut contiene 23 grammi di sale, cioè quasi cinque volte la quantità massima consigliata. Sono anche molto significative le variazioni geografiche. Pizza Hut vende la stessa pizza con i peperoni negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda, ma la prima ha una concentrazione di sale pari a 22,2 grammi, mentre la seconda rispetto arriva a 6,5. Secondo gli autori questa disparità significa che non ci sono impedimenti tecnici quando si decide di diminuire il contenuto, ma soltanto strategie commerciali. I produttori sono perciò tenuti a diminuire la quantità ovunque (per arrivare a un massimo di 5 grammi al giorno entro il 2025), come indicato dall’Oms e da tutte le autorità sanitarie mondiali per contenere il rischio cardiovascolare.
Consigli per gustare la pizza senza assumere tanto sale
- scegliere il gusto più semplice e con la pasta più sottile, senza troppe farciture quali formaggi e salumi che contengono di per sé tanto sale
- quando sono riportate nel menù leggere le etichette nutrizionali
- in pizzeria chiedere meno formaggio e sostituirlo con verdure fresche
- preparare la pizza in casa scegliendo farciture sane.
Fonte: ilfattoalimentare.it