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L'ARTICOLO DI ANDRIALIVE.IT SULL'INIZIATIVA DI PIZZA NEWS SCHOOL DEDICATA AI RAGAZZI DOWN



Si è concluso lunedì 15 dicembre il corso di formazione gratuito alla professione di pizzaiolo, svoltosi presso la sede dell'istituto "A. Quarto di Palo" di via Corato. Il corso ha visto la partecipazione di 10 ragazzi con la sindrome di Down. Un progetto nato dalla collaborazione tra Luigi Ricchezza di Pizza News School Luigi Pizzolorusso dell'istituto "A. Quarto di Palo”, sviluppato nell’arco di nove incontri pomeridiani da quattro ore, tenuti dal responsabile Istruttori di Pizza News School Luigi Ricchezza, dall'Istruttore Pizzaiolo Luciano Marrone, dal pizzaiolo Riccardo Sinesi e dallo Chef Antonio Greco, entrambi dalla Pizzeria "Pulcinella" di Trani. «Un percorso preliminare – ci spiega Luigi Pizzolorusso, esperto in Psicologia Sociale – ci ha permesso di verificare le loro capacità. Alcuni hanno imparato a cucinare, altri hanno imparato più specificatamente ad occuparsi del servizio ai tavoli. Le prospettive future per molti di loro sono legate ad un progetto ben più ampio che ha a che fare con la realizzazione di un ristorante sociale nel quale persone normodotate affiancherebbero persone diversamente abili. Il progetto, però, è ancora allo stato embrionale e chissà che nell’immediato non ci siano sviluppi interessanti».

Si spera, adesso, possa aprirsi un mondo migliore per i 10 fortunati che hanno preso parte al corso, un mondo dove “l’integrazione nel contesto lavorativo” possa rappresentare il giusto coronamento di un sogno per i ragazzi in primis e per le loro famiglie, validi supporters di questi giovani davvero speciali.

All’evento conclusivo, tenutosi presso la mensa di Quarto di Palo allestita a Pizzeria Doc per l’occasione, hanno preso parte i referenti istituzionali delle diverse città limitrofe, i parenti e gli amici dei novelli pizzaioli. Ai tavoli sono state servite ghiotte pizze fumanti appena sfornate. La “clientela”, evidentemente commossa, ha apprezzato e applaudito alla buona riuscita della serata. Padre Nicola Rocca (Rettore dei Padri Trinitari) ha fatto gli onori di casa salutando i presenti e, tra lunghi applausi e qualche lacrima di commozione, si è dato inizio al banchetto conclusivo di un percorso che resterà nel cuore di chi ha partecipato ed anche di chi ne ha soltanto sentito parlare.

«Con il supporto dei tutors e dei formatori, la pizzeria per un giorno è stata un successo che va al di là delle più lusinghiere aspettative – commenta Luigi Ricchezza - . I ragazzi hanno dimostrato che sono in grado di fare qualcosa se la società glielo permette. Auspico che la burocrazia e ancor prima le istituzioni ci aiutino a rendere più agevole e meno complicato l’inserimento nel mondo del lavoro di questi e tanti altri ragazzi che hanno molto da insegnarci».

Lungaggini burocratiche e una mentalità che deve cambiare se solo facessimo un piccolo sforzo tutti noi. Servono adeguate politiche sociali ed economiche che incentivino pizzaioli, ristoratori o, genericamente, datori di lavoro a prendersi in carico un lavoratore diversamente abile, anche se, personalmente, la parola “diversamente abile” porta in sé un non so che di commiserazione. Già, perché un ragazzo down non ha i riflessi pronti che ho io; non ha l’abilità che potrei avere io nel rimuovere piatti e posate. Il ragazzo down, però, riesce a farti sorridere, ti invita alla riflessione; ti invita a pensare a come sarebbe bello un mondo meno affannato, meno cattivo e meno volgare di quello in cui viviamo se solo allentassimo l’affannata rincorsa alla fama, al denaro e al potere.
Lunedì sera, a quel banchetto allestito con il cuore c’era anche il sindaco di Andria, Nicola Giorgino che, rivolgendosi ai ragazzi, ha esordito ironicamente: «Voi è bene che mettiate le mani in pasta, noi ce ne guardiamo bene dal farlo». E poi un invito alla riflessione: «C’è chi dice che questi ragazzi sono come noi. Senza retorica – ha proseguito Giorgino -  sento di dire che invece sotto il profilo dei sentimenti, della sensibilità sono meglio di noi».

A seguire, l’intervento emozionato di Luigi Riserbato


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