IL BUGIARDINO DELLE ALLERGIE ORA ENTRA NEL MENU'
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Non ci sarà più ingrediente segreto che tenga. Dal 13 dicembre il menu dei piatti al ristorante diventerà come il bugiardino dei medicinali in farmacia: un minuziosissimo elenco di cibi e componenti. Che più che prendere per la gola gli affamati con i nomi appetitosi delle pietanze informerà i clienti della presenza o meno degli allergeni, cioè di tutte quelle sostanze, dal glutine al lattosio, responsabili delle intolleranze alimentari di due milioni e mezzo di italiani e di 21 milioni di europei.
A prescriverlo è un regolamento comunitario che entrerà in vigore in contemporanea in tutti i paesi membri e che obbliga le imprese che operano nell’alimentare, preconfezionato e non, a indicare in etichetta i componenti che potrebbero scatenare nei soggetti sensibili delle reazioni pericolose. Quindi i già citati glutine e lattosio, presenti per esempio nella pasta e nella mozzarella di una pizza margherita, ma anche il sedano frequente nei concentrati di pomodoro per fare i sughi, e poi le uova, i crostacei, la soia, il pesce, la senape e i molluschi.
L’obiettivo è garantire la trasparenza ai consumatori e metterne al sicuro la salute. Ma rischia di trasformarsi in un boomerang per gli esercizi commerciali più piccoli, già sul piede di guerra. «Non facciamo i chimici, il nostro è un mestiere artigianale. Ciò che rende celebre l’enogastronomia italiana è la ricchezza degli ingredienti locali che cambiano a ogni stagione e l’estro ai fornelli: codificare i piatti tipici, svilirli in una formula sempre uguale neanche fossero dei medicinali è mortificante», spiega Massimo Zanon, ristoratore e presidente della Confcommercio Veneto, la regione da cui è partita la rivolta delle 300mila imprese del nostro paese tra trattorie, bar, tavole calde, catering, mense, pizzerie e pub che non ci stanno.
Fonte: repubblica.it
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