Per i veri campioni i premi non finiscono mai. E' il caso di Antonio Starita, il maestro pizzaiolo già noto in Italia ed all'estero che con la particolare motivazione della sua sede storica di attività da 112 anni a Napoli nel rione Materdei ed un menù con oltre 70 pizze, riceverà il premio dei giornalisti stranieri “Gruppo del Gusto”, giunto alla 10ª edizione. L'ambito riconoscimento verrà consegnato mercoledì 20 novembre, dal “Gruppo del Gusto” dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, all’ “Eataly” di Roma, alle ore 18:30, ad Antonio Starita che entrerà a far parte del questo gruppo, nella categoria “Ristorante appartenente, da oltre 100 anni, alla stessa famiglia”.
Il Gruppo del Gusto, formato da 120 giornalisti corrispondenti da 30 Paesi del mondo, conferisce da dieci anni il prestigioso premio assegnato a quattro diverse categorie scelte tra le eccellenze agroalimentari italiane al fine di far conoscere prodotti, realtà e storie che contribuiscono a mantenere viva la tradizione enogastronomica e agroalimentare del nostro Paese.
Il premio va ad aggiungersi al riconoscimento ricevuto nel 2000 da Papa Wojyla, nel corso del Giubileo del Pizzaiolo, e quello del Pioneer Award, ricevuto a Las Vegas quest’anno in occasione del “Pizza Expo”.
La nota pizzeria napoletana, oltre alla longevità, vanta il record di sfornare 750 pizze al giorno e insieme alla sede di Time Square a New York è pronta a ricevere una terza succursale ad Atlanta.
Il gran maestro della pizza Starita, è appena rientrato da un tour all’estero, che l’ha visto impegnato con l’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, della quale è vice presidente, che ha fatto tappa prima a New York ad ottobre in occasione della giornata conclusiva di “Food & Wine” per la promozione della enogastronomia mondiale e poi in Giappone, a Tokio, per la promozione del tipico prodotto partenopeo della pizza: la mozzarella.
Il re della pizza partenopea che rappresenta la terza generazione familiare, ma che già vede impegnata la quarta generazione con il figlio Giuseppe a Napoli e la figlia Mena negli States, è da sempre un cultore della pizza napoletana che nei 112 anni di attività gli ha visto realizzare un menù comprendente ben 62 variazioni del prodotto gastronomico e 10 pizze innovazioni, ma senza mai abbandonare la strada della tipicità.
Antonio Starita ha affermato: “Questo riconoscimento premia la longevità della nostra pizzeria e friggitoria che è stata fondata da mio nonno nel 1901. In tanti anni non ci siamo mai allontanati dalla tradizionalità e tipicità del prodotto, anche se abbiamo creato alcune innovazioni nel gusto. Il nostro menù si è allargato, ma la pizza conserva la sua identità classica di pietanza completa, saporita e a buon mercato. Inutili le variazioni da gourmet, specie in questo momento di crisi: la pizza deve restare ancorata alla cucina popolare partenopea e consentire ai giovani di conoscerne i segreti di gusto e qualità”.
Unitamente a Starita riceveranno riconoscimenti assegnati in altre sezioni: per la “Produzione di particolare significato”: il manteca, formaggio della transumanza, per l' “Istituzione a difesa dei valori agroalimentari italiani”: la cooperativa Libera Caserta, per la “Divulgatore dell’autenticità italiana”: lo scrittore Dario Bressanini. E sempre per la ristorazione il ristorante la Campana di Roma.
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