La tradizione della cucina romana annovera tra i suoi ingredienti il carciofo romanesco. Prodotto prelibato e ricco di proprietà organolettiche e terapeutiche, si propone in una tre giorni di festa a Ladispoli, nella Sagra del Carciofo Romanesco.
La manifestazione, che si svolge ogni anno ormai da sessanta edizioni, solitamente in aprile, offre anche l’occasione di promuovere sia prodotti e piatti dell’enogastronomia tradizionale romanesca che provenienti da altre regioni d’Italia. Un crogiuolo di profumi, sapori, delizie ed eccellenze in piazza anticipate, già nelle due precedenti settimane, dall’iniziativa Bi-settimana Gastronomica, in cui i migliori ristoratori della città propongono menù turistici a prezzo fisso, con piatti tradizionali dedicati al carciofo, come il brodetto di carciofi, i carciofi alla Giudia, i carciofi alla romana, i carciofi fritti, i carciofi alla Giuditta, le linguine ai carciofi e i carciofi ripieni. Il carciofo romanesco, detto anche “mammola”, può essere consumato a tavola in moltissimi modi: fritto, stufato, lessato, grigliato oppure in salse e primi piatti. Negli stand gastronomici della sagra la possibilità di degustarlo nelle varie cotture.In sagra anche momenti di animazione per i bambini, spettacoli di cabaret e musica in piazza per allietare i visitatori. Ladispoli offre, con l’occasione, anche l’opportunità di una piacevole passeggiata lungomare, al primo sole primaverile.