Abitanti: 4.354,450
Superfice: 22.447 Km²
Comuni: 348
PIATTI TIPICI: Cappelletti; Gramigna alla salsiccia; Mortadella; Parmigiano reggiano; Piadina; Prosciutto di Parma; Tortellini e Zampone.
VINI TIPICI: Albana di Romagna; Lambrusco; Sangiovese.
I rilievi occupano circa metà del territorio dell'Emilia-Romagna e si estendono da nord-ovest verso sudest seguendo una direzione trasversale. La fascia montuosa appartiene a due diverse sezioni del sistema appenninico: l'Appennino ligure e l'Appennino toscoemiliano. Il primo si eleva solo per qualche chilometro, per il breve tratto che dal confine della Liguria giunge fino al Passo della Cisa. Qui ha inizio l'Appennino tosco-emiliano che prosegue fino al confine con le Marche.
In questo tratto solo due cime superano i 2000 metri di altezza: il monte Cimone con i suoi 2165 metri e il Cusna che raggiunge i 2121 metri. Il Cimone da lontano sembra un monte severo e poco ospitale, ma in realtà i suoi versanti sono ricoperti da prati e abeti che richiamano villeggianti in estate e sciatori in inverno.
Gli altri monti hanno un'altezza modesta che non supera i 1800 metri. Fra i più importanti bisogna ricordare il monte Titano (738 metri), sul quale sorge il piccolo Stato di San Marino, il Fumaiolo (1407 metri), dal quale nasce il fiume Tevere, il Falterona (1654 metri), dove si trovano invece le sorgenti dell'Arno, il Gottero (1640 metri), il Maggiorasca (1803 metri), il Penice (1460 metri), il Lesima (1724 metri).
Tra le due sezioni appenniniche della regione non esistono sostanziali differenze, anche se nell'Appennino tosco-emiliano si trovano le cime più elevate.
In generale i profili delle montagne sono piuttosto bassi e arrotondati, e i versanti sono spesso soggetti a frane, dal momento che il terreno è costituito da materiali facilmente erodibili dagli agenti atmosferici e dall'acqua.
Le montagne si abbassano dolcemente verso l'interno della regione, dando origine a un'ampia fascia collinare. In Emilia-Romagna le colline hanno una disposizione particolare, poiché si allontanano dagli Appennini formando dorsali parallele fra loro come i denti di un pettine che si allungano perpendicolarmente rispetto ai monti. Queste dorsali sono solcate da profonde valli scavate dai fiumi e hanno forme arrotondate che declinano dolcemente verso la Pianura Padana. Sono ricoperte da una vegetazione scarsa e formate da un terreno argilloso e friabile. L'argilla è un materiale formato dall'ammasso di piccolissimi detriti, molto simile al fango secco. Proprio come il fango, con l'acqua della pioggia l'argilla si trasforma in un impasto facilmente modellabile. Ecco perché nelle zone dove il terreno è argilloso si può ammirare un paesaggio particolare dove l'acqua è stata un abile architetto.
Tipici di queste regioni sono i "calanchi", strisce di terra scavate da solchi profondi.
Nelle zone dei calanchi e, in generale dove il terreno è argilloso, gli insediamenti umani sono scarsi e poco sicuri a causa del forte rischio di frane e della scarsa produttività dei campi, poco adatti alle coltivazioni.
In Emilia-Romagna la metà del territorio lasciata libera dai rilievi appenninici è occupata da una vasta zona pianeggiante che si estende a sud del Po e appartiene alla maggiore pianura della penisola, la Pianura Padana.
La regione è ricca di corsi d'acqua, molti dei quali però non si gettano direttamente nel mare ma sono affluenti di altri fiumi. Nel mare Adriatico sfociano il Po, il Reno, il Lamone, il Ronco, il Savio, mentre nel Po, il più lungo fiume della penisola, si immettono il Trebbia, il Nure, il Taro, l'Enza, il Secchia, il Panaro.
Il litorale non presenta sporgenze o rientranze di particolare entità, perciò la costa si presenta praticamente rettilinea. Solo nella parte più settentrionale si incurva e assume un aspetto movimentato.
Per la sua posizione fra la Pianura Padana e l'Appennino fosco-emiliano, questa regione ha un clima particolare, caratterizzato da una forte umidità che si affianca a un clima continentale: le estati sono sempre molto calde e afose, mentre gli inverni sono generalmente rigidi e umidi. L'umidità provoca frequenti piogge sui monti emiliani, ed è a causa soprattutto della nebbia, molto frequente nelle province di Piacenza e di Ferrara.
La posizione e le caratteristiche del territorio permettono all’Emilia Romagna di avere un’importanza fondamentale nella rete delle comunicazioni italiane. Si tratta di una regione di transito percorsa da importantissime vie di comunicazione che collegano la parte settentrionale e quella centro-meridionale della penisola. Gli aeroporti attivi nella regione sono diversi: Bologna, Rimini, Forlì e il piccolo aeroporto turistico del Lido delle Nazioni, a pochi chilometri da Comacchio.
L’Emilia Romagna è una delle regioni pilota dell’agricoltura italiana, dal momento che nei terreni della Pianura Padana le coltivazioni sono sempre in continuo sviluppo. Fra i prodotti coltivati, gli ortaggi costituiscono una delle risorse agricole principali della regione. La pesca costiera e quella d’alto mare, invece, non sono molto sviluppate. Molto importante è l’allevamento delle anguille.
Le industrie dell’Emilia Romagna sono prevalentemente medie, piccole e piccolissime, mentre quelle di grandi dimensioni sono quasi del tutto assenti.
La riviera romagnola è la capitale del turismo estivo giovane e scatenato. Lungo un centinaio di chilometri di costa si incontrano i centri del divertimento che attirano ogni anno migliaia di persone da ogni parte della penisola e dall’estero.
Guida alle pizzerie dell'Emilia Romagna www.guidaallepizzerie.it
MANIFESTAZIONI: Palio del Niballo a Faenza; Palio di Ferrara.
DA VEDERE: Cattedrale di Ferrara; Duomo di Modena; Duomo e battistero (PR); Galleria Estenese (MO); Galleria Nazionale (PR); Palazzo Schifanoia (FE); Piazza Maggiore (BO); San Vitale (RA); Mausoleo di Galla Placidia (RA).
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