Come ogni importante degustazione, anche l'assaggio del pomodoro richiede il rispetto di un preciso rituale che non risponde a delle ragioni squisitamente estetiche o cerimoniali, ma alle caratteristiche particolari degli organi di senso coinvolti. Nel caso specifico, naso e bocca. O, ancora più precisamente, la lingua. Perchè la sensibilità ai sapori qui ha una sua chiara topografia gustativa. E se la dolcezza viene percepita sulla punta, i sapori acido e salato si sentono lateralmente, mentre l'amaro al centro; sul palato invece si fa esperienza della consistenza del frutto. COME DEGUSTARE CORRETTAMENTE L'INVITANTE BACCA ROSSA?
Gli assaggiatori suggeriscono di prendere in mano il pomodoro, tagliarlo e, per prima cosa, annusare la fetta per percepirne l'aroma fruttato. Successivamente lo si addenta per determinare la croccantezza, ovvero la resistenza all'addentamento e con la punta della lingua se ne sperimenta la dolcezza. Poi lo si passa più volte da un lato all'altro della bocca per testare la salivazione, quindi l'acidità e la sapidità. Infine è sul palato che se ne percepisce la dissolvenza e la farinosità. Da ultimo la deglutizione: osserviamo se la bocca rimane fresca e pulita, come nel caso delle varietà acide. Non ci resta che fare personale prova di ciò e sperimentare le infinite potenzialità del principe degli ortaggi.