In Italia il pomodoro è l'ortaggio più consumato. Secondo il panel ISMEA-AC Nielsen Homescan del 2004 le famiglie ne comprano quasi 32 kg all'anno. Una quantità pari al 16% del totale di acquisti di verdura che nel nostro Paese tocca i 200 kg annui per famiglia.
L'Europa del pomodoro viaggia a due velocità: nei Paesi del centro e del nord il consumo annuo pro capite è inferiore a 10 kg e va per la maggiore il pomodoro tondo e carnoso. In questa vasta area i consumi sono in tendenziale aumento e coloro che si rivolgono al rosso ortaggio propendono per la diversificazione degli acquisti, orientandosi su formati differenti e soprattutto su pomodori che presentano un gusto più pronunciato. Nell'altra metà dell'Europa, quella meridionale, il consumo è superiore a 10 kg e appare stabile o, tavolta, in leggera regressione. In questa zona i pomodori vengono apprezzati nei loro differenti tipi e formati, in accordo con la tradizione alimentare e gastronomica mediterranea, che ne sa valorizzare la ricchezza varietale. In Italia, Spagna, Grecia e sud della Francia negli ultimi anni si sono infatti affermati stili di vita differenti e soprattutto nuove formule di vendita: i mercati all'aperto e i negozi specializzati sono stati in parte sostituiti dai super e ipermercati, che tendono ad assumere la leadership anche nella distribuzione dei prodotti ortofrutticoli. La grande distribuzione dei Paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo richiede oggi al pomodoro elevata conservabilità, in modo da poter ridurre al minimo gli scarti, e tipologie adeguate a gusti evoluti e complessi.