La denominazione del pane ripete quella del tipo di farina da cui è composto: il pane prodotto con farina di tipo 0 si chiamerà pane tipo 0 mentre il pane prodotto con farina integrale si chiamerà pane integrale. Il pane confezionato con farina di tipo 2 viene chiamato pane comune; per pane di prima qualità, si intende il pane confezionato con farina di tipo 1, mentre il pane speciale è quello per la cui produzione si utilizzano una o più sostanze fra quelle di seguito elencate: burro, strutto, olio d'oliva, latte, latte in polvere, mosto d'uva, zibibbo e altri tipi di uva passa, fichi, olive, anice, origano, cumino, sesamo, malto, saccarosio, glucosio, miele, zucca.
Il D.M. 4 Marzo 1985 del Ministero della Sanità consente il trattamento con alcool etilico del pane in cassetta (tipo pane da toast) confezionato, purchè l'alcool non superi il 2% della sostanza secca e non venga anche trattato con acido sorbico, acido propionico o loro sali.
Il pane nero contiene anche farina di segale; il pane tostato è pane scaldato, per cui risulta più povero d'acqua e più secco; il crack è pane scaldato e, in genere, salato.
Il pane grattato fino a oggi è stato prodotto partendo dal pane macinato, essiccato e grattugiato, mentre recentemente è stato messo a punto un sistema di preparazione continuo che elimina alcune fasi della lavorazione tradizionale.
Le fette biscottate sono un tipo di pane che subisce due volte l'azione del calore, mentre il pane di tipo toscano non contiene sale. Il grissino è un tipo di pane a forma di bastoncino prodotto con farina tipo 00 o tipo 0. Con la denominazione grissino speciale, si indicano due diversi tipi di grissino: quello addizionato di grasso e quello addizionato di proteine; vi sono anche grissini senza sale e grissini addizionati di vitamine.
Il vantaggio delle diete dimagranti nelle quali il grissino sostituisce il pane, deriva unicamente dal fatto che se ne consuma meno, mentre a parità di peso il grissino rispetto al pane è più nutriente (e quindi più ingrassante) per il semplice fatto che contiene meno acqua e più amido.
Il pane in commercio, a seconda della composizione, della forma e delle caratteristiche regionali, assume una denominazione speciale. Ne riportiamo qualche esempio.
BIOVA e BIOVETTA. Prodotto in Piemonte, questo tipo di pane ha forma globoide e peso variabile fra 30 e 200g; ha crosta dorata ed è semivuoto, leggero e soffice.
CARTA da MUSICA. Prodotto in Sardegna ove è denominato "pane carasau", è preparato con farina di frumento e di orzo; è il pane azzimo con forma circolare, piatto.
CHIFEL. Prodotto nel Trentino-Alto Adige con farina tipo 0, ha forma di mezzaluna e pesa circa 30g; presenta una crosta sottile e croccante di colore dorato lucido, mollica porosa e soffice.
CIOPA. Prodotto nel Veneto , è cotto senza grassi, ha crosta dura e opaca e mollica porosa; il peso è variabile fra 700 e 800g.
CROCETTA. Prodotto in Emilia Romagna con farina tipo 00, ha impasto acido; la crosta è dorata e opaca, la mollica è compatta.
FILETTA. Prodotto nelle Marche con farina tipo 0, pesa 500 g ed è poco salato.
FILONCINO. Prodotto in Campania con farina tipo 0, ha un peso compreso fra i 500 e i 1000 g.
FRANCESINA. Prodotto in Lombarida con farina tipo 0; pesa 100 g, la crosta è di colore bruno con una spolveratina di farina.
MICHETTA. E' prodotto in varie regioni con farina tipo 0; pesa 50/55 g, è corccante e quasi privo di mollica.
PAGNOTTINA ROMANA. Prodotto nel Lazio con farina tipo 00, ha forma globoide e pesa 60 g.
PANE e BIRRA. Prodotto in Sicilia con farina tipo 0, ha crosta croccante e contiene semi di sesamo; si conserva a lungo.
SCHIACCIATO. Prodotto in Puglia con farina tipo 0, pesa circa 2 Kg.
TOSCANO. Prodotto in Toscana senza impiego di sale, ha peso variabile fra 500 e 1000 g; la crosta è croccante e dorata e ricoperta di farina; la mollica presenta molti alveoli.
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