“Uè sanatamillo ‘o core si putite/e si nun putite vuje m”o sana n’ato”: versi di una canzone degli Almamegretta scelti da Franco Pepe come titolo del suo intervento a Identità di Pizza a Milano il 9 febbraio. La sua lezione è basata sulla preparazione di due pizze ad alta tollerabilità per i cardiopatici.

Il pizzaiolo di Caiazzo presenterà infatti  i primi risultati di un progetto a cui lavora da un anno e mezzo in collaborazione con l’agronomo Vincenzo Coppolae un team di nutrizionisti e medici che sono parte dell’associazione Amici del Cuore: una “pizza del cuore” adatta a una clientela cardiopatica e alla prevenzione di questo genere di patologie. Come sostenuto da Pepe «è molto importante che il mondo della pizza ragioni sempre di più sugli aspetti legati al benessere di questo alimento. Il mio lavoro è volto alla restituzione di un benessere che ho voluto estendere concettualmente anche al territorio».

Questione di cuore dunque: organo vitale ma anche elemento affettivo, «motore di una rinascita che mira a creare un ecosistema sostenibile e giovane per la salvaguardia di un territorio difficile come quello della provincia di Caserta». Aspetti che combaciano perfettamente come evidenziato dalla riscoperta del pomodoro riccio, squisito e ricchissimo di sostanze antiossidanti, recuperato da alcuni contadini del luogo grazie e usato da Franco per le sue pizze.